Addio a Pete Shelley, storico cantante dei Buzzcocks, morto all’età di 63 anni.
Il mondo della musica punk rock perde uno dei suoi interpreti più importanti, Pete Shelley, cantante dei Buzzcocks. L’artista si è spento a 63 anni, secondo quanto riferito dalla BBC a causa di un infarto che lo ha colpito il 6 dicembre 2018 in Estonia, dove abitava da diverso tempo.
È morto Pete Shelley, cantante dei Buzzcocks
Il frontman della band di Manchester, nato il 17 aprile del 1955, era un personaggio molto amato e rispettato nell’ambiente musicale, e ricordato con affetto anche da parecchi fan oltreoceano, lì dove i Buzzcocks erano riusciti a imprimere maggiormente il loro marchio sul finire degli anni Settanta.
Molti i messaggi di cordoglio da parte di noti colleghi sui social. Glen Matlock dei Sex Pistols, ad esempio, ha scritto di essere shockato e molto rattristato dalla perdita di Pete, un superbo scrittore di canzoni e un uomo dal cuore gentile.
Pete Shelley e i Buzzcocks, i padrini del pop punk
Difficile sottolineare in poche parole l’importanza dei Buzzcocks nella storia della musica punk. Fondati nel 1975 a Manchester da Pete Shelley (vero nome Peter McNeish) e Howard Devoto, sono diventati in pochissimi anni tra i gruppi di punta della scena punk in quella fine degli anni Settanta che ha letteralmente rivoluzionato il mondo della musica rock.
Tra l’altro, sono ritenuti con i Ramones tra i gruppi cardine per la nascita del pop punk, quel sottogenere che alla ribellione del punk aggiunge la ricerca melodica del pop, portato poi al successo planetario negli anni Novanta e Duemila da band come gli Offspring, i Green Day e i blink-182.
La band aveva tra l’altro annunciato l’arrivo il 25 gennaio 2019 delle ristampe dei due primi album della loro carriera per celebrarne il 40° anniversario.
Di seguito il pezzo più famoso da solista di Pete Shelley, Homosapien:
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/rocknoend.corner